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Columbia Hospital-New York: Reiki in sala operatoria per il cancro al seno

L’applicazione del Reiki in sala operatoria non solo accelera il processo di autoguarigione ma riduce l’uso di farmaci antidolorifici dopo l’intervento. Negli USA, le procedure chirurgiche tendono ad essere molto più agevoli per il team di medici quando è presente un operatore Reiki. L’introduzione del Reiki durante le procedure mediche può aiutare a facilitare un’esperienza positiva sia per il paziente che per la famiglia in quanto la presenza dell’operatore Reiki fornisce rassicurazione sul fatto che la persona amata riceve cure “speciali”.

In un editoriale dal titolo “Terapia alternativa per il cancro al seno: risultati, ostacoli ed opportunità“, pubblicato nel numero di aprile 2011 del Annals of Surgical Oncology, l’autore Sheldon Marc Feldman, Responsabile di Chirurgia senologica presso la Columbia University Medical di New York, invita gli operatori Reiki ad assistere le sue pazienti affette da cancro al seno. Il suo articolo presenta i motivi per i quali le pazienti non hanno bisogno solo della medicina tradizionale occidentale per affrontare il cancro. Egli afferma in modo scientifico e inequivocabile che le pazienti che mostrano resistenze a ricevere i trattamenti salva-vita come la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia sono molto più propense ad accettarli quando vengono offerti integrandoli con metodi di cura complementari, aumentando così le loro possibilità di sopravvivenza. Alla Columbia, racconta Feldman, è stato avviato uno studio sul ruolo degli operatori Reiki che applicano i principi mente-corpo e l’energia di autoguarigione per preparare le pazienti alla chirurgia del cancro alla mammella e ad accettare psicologicamente la perdita del loro seno.

Raven Keyes, è la prima Master Reiki ad aver portato il Reiki nella sala operatoria del famoso Dr. Mehmet C. Oz.
Raven continua a lavorare a stretto contatto con il dottor Sheldon M. Feldman fornendo il Reiki ai pazienti prima, durante e dopo gli interventi chirurgici.

Ecco come Raven Keyes racconta la sua esperienza nelle sale operatorie.

Per quelli di noi che provengono dal campo della medicina alternativa e che lo conoscono, Feldman è  davvero un grande uomo, la cui visione e brillantezza hanno la capacità di ispirare tutti quelli che incontra. Feldman risponde alle donne che gli chiedono, “Come posso essere pronta per questo, dottore?”, che dovrebbero prendere in considerazione il Reiki, prima, durante e dopo la chirurgia, perché diminuiscono le emorragie, la pressione del sangue rimane costante, le complicanze sono minori, la guarigione è più veloce.
Grazie a lui sono entrata diverse volte in sala operatoria, e posso onestamente dire che non esistono due casi uguali. Molti interventi chirurgici potrebbero essere chiamati con lo stesso nome: “mastectomia parziale,”, “mastectomia bilaterale,” e così via, ma il fatto è che ogni vita con la sua situazione è unica e ogni momento è totalmente diverso da qualsiasi altro.

Ecco alcuni esempi raccontati da Raven:

Jenny era terrorizzata di sottoporsi ad una mastectomia e pregò il dottor Feldman di optare per una quadrantectomia. Dopo la verifica di tutti i risultati degli esami e varie considerazioni Feldman ha accettato di praticarla se questo non metteva in pericolo la paziente. Ho effettuato diverse sessioni di Reiki prima dell’intervento concentrandomi molto sui linfonodi. Il giorno dell’intervento ho incontrato Jenny in ospedale molto presto, dal momento che il dottor Feldman voleva che io accompagnassi la paziente durante una specifica procedura di pre-intervento chirurgico. Dopo il check in pre-operatorio, sono andata con lei in radiologia. Durante le radiografie per identificare la posizione esatta dei tumori, ho utilizzato con Jenny il Reiki durante il doloroso inserimento di aghi contenenti fili. Questi fili avrebbe portato il dottor Feldman ai tumori durante l’intervento chirurgico. Il Reiki ha reso l’inserimento degli aghi molto più facile da sopportare. Quando l’operazione ha preso il via, come sempre, stavo lavorando accanto all’anestesista, inviando Reiki sulla parte superiore della testa di Jenny. Il Dott. Feldman ha rimosso i tumori insieme ai linfonodi, i quali sono stati inviati al laboratorio per la valutazione immediata. 
In un’altra situazione, Nancy avrebbe subito una mastectomia a causa delle dimensioni del tumore stesso. Nel suo caso, si è optato per una doppia mastectomia per evitare un altro intervento chirurgico in seguito. Il Dr. Feldman ha voluto che lei ricevesse il Reiki durante l’intervento chirurgico. Nel suo caso, ha subito una procedura fatta poco prima della mastectomia bilaterale vera e propria; anche questa è una procedura dolorosa, e il Reiki l’ha aiutata moltissimo.

L’unica costante che noto è che, quando il Reiki viene offerto, le donne si sentono meglio. Sanno che c’è qualcuno presente che si sta concentrando su una cosa sola: utilizzare energia che riequilibra in un momento in cui sono più vulnerabili. È confortante per loro sapere che quando sono sotto anestesia, c’è qualcuno che utilizza energia amorevole che facilita il processo di autoguarigione.

Il New York Columbia Presbyterian è un ospedale che “fa scuola”. Ogni volta che sono in sala operatoria, ci sono giovani medici che vedono utilizzare il Reiki per la prima volta. “Cosa stai facendo?”, chiedono. Le loro reazioni sono spesso divertenti. Una volta, quando ho risposto, “Beh, sto canalizzando l’energia vitale universale per facilitare la sua autoguarigione,” il medico che aveva fatto la domanda mi guardò come se venissi dallo spazio e disse: “Cosa? Sul serio?”.

Il cancro in una donna colpisce tutta la sua famiglia e anche la comunità degli amici. Sapere che un operatore Reiki è presente in sala operatoria è molto rassicurante. La famiglia e gli amici sanno che non è sola in quel luogo spaventoso. Ho ricevuto molte lettere di ringraziamento da parte delle pazienti che mi raccontavano quanto essi e le loro famiglie fossero grati.

Non ci sono parole sufficienti per esprimere la mia gratitudine al Dr. Feldman per avermi dato l’opportunità di portare Reiki alle donne che devono gestire un cancro al seno. Non solo contribuisce alla loro autoguarigione, ma il Reiki porta loro la fiducia nel fatto che tutto andrà bene. Feldman rende possibile la conoscenza del Reiki anche ad altri medici (come i chirurghi plastici che subentrano dopo una mastectomia), le squadre degli anestesisti e gli  infermieri di sala operatoria. Mi chiedo se il dottor Feldman sia consapevole di quanto siano fortunate le donne e le loro famiglie ad avere un medico così. Penso proprio di sì…

Guarda il VIDEO del dott Feldman che parla del Reiki nella chirurgia senologica e leggi la sua testimonianza.

Fonte: articolo tratto e adattato da “Reiki and breast cancer” di Raven Keyes del 2011

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