I benefici dei trattamenti Reiki per gli anziani, meglio ancora se auto-realizzati, sono noti e ne abbiamo già ampiamente parlato nell’articolo “Il Reiki migliora la qualità di vita degli anziani“. In questo periodo di emergenza da coronavirus quelle riflessioni sono quanto mai attuali!
La fragilità degli anziani al tempo del coronavirus
“Pur colpendo tutte le età, l’infezione ha i suoi effetti più severi sull’anziano. Le conseguenze sugli anziani infatti non si limitano alla elevatissima mortalità (quasi il 90% dei deceduti da Covid-19 ha più di 70 anni); ma la pandemia ha fatto emergere il concetto che è soprattutto l’anziano fragile ad essere ad alto rischio di disabilità funzionale, cognitiva e psico-sociale che rendono per l’anziano difficile un ritorno alla condizione precedente l’infezione: questa è la chiave di lettura da applicare all’analisi del rapporto tra anziano e infezione da coronavirus”
Alberto Pilotto – Presidente Sigot (Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio)
Al di là degli aspetti più prettamente medici e sanitari, del maggior rischio da contagio e delle conseguenze, spesso nefaste, per la popolazione degli anziani, non sono da sottovalutare anche le implicazioni psicologiche.
La popolazione anziana, infatti, è particolarmente esposta alla fragilità psicosociale che viene aggravata da questa pandemia: la solitudine dell’anziano, infatti, ha conseguenze anzitutto pratiche, quali quelle della gestione delle vicende domestiche e la totale mancanza dei consueti contatti che migliorano la vita dell’individuo.
La fragilità si previene e si cura attraverso l’esercizio fisico e la vita sociale, non praticabili in questo momento di chiusura delle case e dei punti di aggregazione: la condizione di fragilità si accentua così ulteriormente.
Infine, gli anziani in solitudine e costretti nelle proprie abitazioni potrebbero in qualche modo essere condizionati e non rivolgersi al pronto soccorso o ad altre strutture sanitarie anche in caso di reale necessità.
Anche il rapporto con i propri caregivers viene fortemente condizionato dai cambiamenti che la pandemia ha introdotto. Dalla mancanza del rapporto con i propri figli e nipoti, la riduzione/eliminazione del tradizionale supporto dei caregivers istituzionali fino ai maggiori attriti e tensioni con i caregiver conviventi.
I benefici del Reiki per gli anziano, ora più che mai!
– Miglioramento del vigore e del benessere fisico
– Miglioramento dell’umore
– Supporto all’utilizzo dei farmaci
– Integrazione dei trattamenti medici
– Gestione della solitudine
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Consigli pratici per la pratica del Reiki agli anziani
- Ricordare ai reikisti anziani ciò che hanno appreso. In questo momento di stress è utile rammentare ai soggetti anziani, magari poco assidui nella pratica, la possibilità di utilizzare questa preziosa tecnica appresa sia in ottica preventiva (per potenziare, per esempio, il loro sistema immunitario) che come utile “pronto soccorso” emotivo (nei momenti di depressione, ansia o rabbia) o fisico (per i piccoli grandi acciacchi quotidiani).
- Sfruttare il Reiki a distanza. Nel caso in cui l’anziano non sia reikista (o abbia bisogno di “rinforzi”, magari è anche ricoverato) i reikisti di secondo livello posso utilizzare trattamenti Reiki a distanza.
- Utilizzare operatori Reiki professionali. Un’altra opzione può essere quella di affidare il proprio caro anziano agli insegnanti o agli operatori ilReiki in grado di raccogliere le esigenze e realizzare trattamenti a distanza professionali.
- Rendere autonomi gli anziani. Frequentare un corso Reiki di primo livello rimane l’opzione preferibile per l’anziano che abbia un minimo di autosufficienza. Essere autonomi di fronte a tutte le evenienze della vita (comprese le pandemie!) ma anche nella quotidianità dei piccoli grandi acciacchi di tutti i giorni, rappresenta sicuramente uno strumento aggiuntivo per migliorare la qualità della vita.
Aiutare chi aiuta
In questo momento la scuola ilReiki sta sostenendo anche i caregiver istituzionali degli anziani con trattamenti Reiki gratuiti a distanza oltre 120 tra medici e infermieri in 10 reparti/strutture sanitarie. Questo grazie all’impegno di 350 volontari del servizio SOS Reiki che ogni anno assiste circa 100 malati.