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Correlazione corpo-mente: dal dualismo alle moderne tecniche olistiche

Capita che una scienza sia fortemente influenzata da un’altra: è questo il caso della medicina, che da più di quattro secoli si appoggia moltissimo alla fisica.
Prima con Cartesio poi dal 1700 con Isaac Newton – la cui fisica sembrava spiegare ogni fenomeno – buona parte della medicina ha preso la strada che conosciamo oggi, dividendo l’essere umano in parti separate ed escludendo la mente da questo sistema. E’ singolare che sia successo così radicalmente, quando per millenni il cosiddetto “medico” era stato un terapeuta che rivolgeva tutta la sua attenzione all’essere vivente, visto come un’unità e non come una separazione tra corpo e mente.
Il paradigma cartesiano-newtoniano ci restituisce la visione di un universo fatto come una gigantesca macchina e quindi la medicina, fondandosi su di essa, ha adattato questa visione all’essere umano: ancora oggi si dice che il corpo è una macchina meravigliosa.

Tuttavia agli inizi del ‘900 si è verificata una rivoluzione nella fisica che ha ribaltato tutti i concetti precedenti (ad opera di Einstein, per citare il più famoso scienziato): la materia è un’illusione, tutto è fatto di energia, la mente di chi osserva è un elemento così importante da influenzare addirittura il risultato degli esperimenti.
Di colpo molte concezioni millenarie, provenienti soprattutto da altre culture, hanno acquisito significato e sono state confermate.
Con una tale rivoluzione della fisica ci si sarebbe aspettato che la medicina cambiasse di pari passo, invece, sorprendentemente, buona parte di essa è rimasta ancorata alla visione settecentesca e di conseguenza, non solo si continua a considerare il corpo come un insieme di pezzi tra loro indipendenti ed a loro volta separati dalla mente, come due cassetti separati, ma addirittura la mente continua ad essere considerata marginalmente (o per nulla) quando si tratta di curare e cercare le cause della malattia.
Le scienze della psiche, ad oggi sono considerate decisamente meno importanti di quelle cosiddette “esatte”, come se avessero a che fare con una dimensione più fluida e più incoerente, che non può competere con i dati, le formule, le regole e l’oggettività della chimica, della matematica, della termodinamica, dell’anatomia, della genetica ecc.
La visione olistica, ormai propria della fisica, è ancora un tabù all’interno della scienza medica. Ad esempio, le guarigioni spontanee dalle malattie considerati gravi e letali, potrebbero essere considerate come miniere d’oro di informazioni sulla correlazione mente corpo: invece, al posto di studiare scientificamente il fenomeno, la medicina ci vede motivi di imbarazzo e di silenzio, negando l’utilizzo di un approccio multidisciplinare, che forse potrebbe assicurare una comprensione più completa e accurata delle malattie (Vedi il lavoro di C. Hirshberg e M. Barash in “Remarkable Recovery” 1995).

Forse anche per colmare questa evidente lacuna, negli ultimi 50 anni, sono nate tantissime medicine complementari che affiancano la medicina tradizionale e ne completano l’intervento.

Tra queste sicuramente è centrale il Reiki, che già 20 anni fa era praticato in più di 2000 ospedali nel mondo. Essendo basato su un concetto di essere umano composto di energia (infrarossi lunghi per la scienza) e di unione corpo-mente (non è possibile riequilibrare solo il corpo o solo la psiche, il Reiki agisce sempre su entrambi) possiamo dire che il Reiki è decisamente un tipo di approccio più congruente con la fisica quantistica (Vedi il libro “Reiki: scienza e medicina”).

Tuttavia, se la mente influenza la realtà circostante, è ovvio che tale influenza sarà ancora maggiore all’interno di noi, e su quest’onda si basa certamente la Metamedicina: un metodo moderno, semplice ed efficace per indagare le cause psicologiche che perturbano quel campo di energia chiamato essere umano, creando disagi e malattie. Il dolore, il malessere o la malattia sono considerati segni dell’incrinarsi dell’armonia e dell’equilibrio nell’organismo. Oltre a decodificarne il messaggio, naturalmente il metodo aiuta a sciogliere le cause, ristabilendo l’equilibrio.
A titolo di esempio Fernando, affetto da cancro allo stomaco, riportava il sentimento di grande collera nei confronti di una situazione che trovava profondamente ingiusta e che gli aveva tolto il gusto di vivere, in cui si era sentito colpevole e lacerato tra due soluzioni. Una volta preso coscienza dell’influenza di questa situazione su di lui, ha indagato se questo sentimento entrava in risonanza con altri momenti della vita, riuscendo finalmente a scioglierne le cause remote e riuscendo non solo a guarire perfettamente, ma anche a vivere con un maggior livello di felicità. (da “Metamedicina 2,0: Ogni sintomo è un messaggio” di Claudia Rainville).

Siccome anche nel campo della psicologia alcuni scienziati sono andati oltre alle concezioni pregresse, dimostrando che viviamo più volte (Brian Weiss, psichiatra e professore universitario a Yale) e sviscerando anche in modo profondissimo cosa succede tra una vita e l’altra (Michael Newton psicologo e ipnoterapeuta statunitense) si è aperto anche in questo ambito un filone di cura che permette di riequilibrare i problemi derivanti dal passato remoto, che a questo punto ci influenzerà come, e a volte più, del passato più recente.
E’ il caso delle Regressioni alle vite precedenti.

Se ci pensiamo, tuttavia, la rivoluzione della fisica quantistica dovrebbe investire, ed infatti sta investendo, ogni ambito della nostra vita: ad esempio il cibo, essendo anch’esso energia, ha per forza un ruolo determinante nella nostra salute ed equilibrio. Indipendentemente dalla chimica, avrà effetti diversi su di noi, anche solo cambiando il tipo di cottura: mangiando un cibo crudo si avrà un effetto differente sul corpo rispetto al mangiare un cibo cotto, oppure mangiando carne si avrà un risultato diverso sulla nostra energia, rispetto al mangiare una mela. Conoscere e gestire questi aspetti dell’alimentazione può trasformare la persona ed essere una potente sinergia con qualsiasi tipo di cura, tradizionale o meno, per ristabilire e mantenere la salute ed il benessere anche a livello psichico. Ad esempio dal 2007 la scienza conosce la correlazione tra alimentazione e patologie tumorali.

Allo stesso modo l’ambiente in cui viviamo non può che influenzare grandemente la nostra salute, visto che anche i pianeti che ruotano intorno a noi, la terra che abbiamo sotto i piedi, i materiali che compongono la nostra casa, i vestiti che indossiamo sono fatti di energia e interagiscono con noi. Ben venga quindi l’astrologia, la bioedilizia, gli indumenti che emettono infrarossi (F.I.R.) e, naturalmente, la cristalloterapia che utilizza in modo molto preciso l’emissione potente dei minerali, per agire su di noi e sull’ambiente in cui viviamo.

La nostra scuola ilReiki offre molti strumenti complementari alla medicina tradizionale tra quelle citate sopra, per permettere agli allievi di integrare questo divario culturale e usufruire delle meravigliose occasioni di autoguarigione e crescita offerte dalle nuove tecniche olistiche che integrano la visione dualistica e limitata con una più ampia e moderna.

PER INFORMAZIONI
Scrivi alla nostra segreteria nazionale segreteria@ilreki.it

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