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Gli attacchi di panico: il Reiki per l’ansia acuta, breve e improvvisa

Fino a non molto tempo fa si chiamava disturbo da attacchi di panico, mentre oggi viene definito disturbo di panico, in quanto la malattia non è fatta solo di attacchi. Stando alle stime scientifiche, la popolazione interessata va dal 2 al 5%. Da 750mila a 2 milioni e mezzo di italiani soffrono o hanno sofferto di questo disturbo. Sono soprattutto donne, quasi il doppio rispetto agli uomini. Molti giovani: il fenomeno compare in media tra i 15 e i 30 anni. Un bel problema… ma il Reiki può aiutarci!

Come gli attacchi di panico influenzano la qualità della vita
Un attacco di panico si verifica quando un individuo diventa sopraffatto da una sensazione improvvisa e incontrollabile di paura o timore. Durante questi attacchi, l’individuo può sperimentare diversi sintomi fisici tra cui debolezza, vertigini, problemi di respirazione, tremore, brividi, sudorazione e un battito cardiaco accelerato. Per la maggior parte delle persone, gli attacchi di panico non sono un evento isolato. Esse sono spesso soggette a “trigger”, il che significa ci sono più probabilità che l’attacco si verifichi in determinate circostanze o luoghi. Infatti, molte persone con una storia di attacchi di panico evitano le situazioni in cui si sono verificati gli attacchi passati.

I trattamenti medici che vengono prescritti in caso di disturbo di panico sono diversi e finalizzati a ridurre il numero di attacchi che la persona sperimenta e/o l’intensità degli attacchi: la terapia comportamentale cognitiva, farmaci che includono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI), beta-bloccanti e benzodiazepine. Purtroppo alcuni dei farmaci usati possono produrre effetti collaterali in alcune persone.

Qual è il ruolo del Reiki negli attacchi di panico?

  • Abbassa i livelli di stress. Gli studi hanno dimostrato che le persone che partecipano regolarmente a sessioni di Reiki riducono i livelli di stress. Poiché i livelli di stress più elevati possono innescare o aumentare il rischio di un attacco di panico, il loro abbassamento può aiutare a prevenire gli attacchi o a ridurne l’intensità.
  • Migliora la percezione del controllo. Uno dei problemi che porta ad attacchi di panico è la sensazione di non avere il controllo sulla propria vita. La pratica del Reiki è invece proattiva e sviluppa il self-empowerment.
  • Favorisce il rilassamento e la calma. Molte persone riferiscono che le sedute di Reiki offrono loro la possibilità di rilassarsi, concentrarsi su se stessi e sviluppare calma.
  • Limita il senso di isolamento. Il disturbo di panico fa sentire la persona sola e isolata. Questi sentimenti servono solo a peggiorare gli effetti del disturbo e aumentare la gravità degli attacchi. Durante una sessione di Reiki, il praticante entra in relazione con l’operatore o, se è un reikista lui stesso, con altri reikisti negli scambi Reiki. Questa connessione aiuta a ricordare all’individuo che non è solo.
  • Migliora l’abilità di coping. Durante le sessioni di Reiki, il cliente si abitua al rilassamento. Mantenere questo focus può aiutarlo nel migliorare la sua abilità di calmarsi quando un attacco di panico sta per iniziare.

Il Reiki non è un sostituto del trattamento medico ma può rappresentare un utile strumento integrativo, semplice, versatile e senza alcuna controindicazione (può essere utilizzato in combinazione con tutti i trattamenti medici standard).

Soffri di attacchi di panico o conosci chi ha questo problema?
I trattamenti di Reiki e la partecipazione ad un Corso Reiki di primo livello possono rappresentare un valido strumento integrativo!

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