
Occorre sviluppare competenze rispetto alla relazione di cura per poter offrire trattamenti Reiki in modo consapevole, responsabile e professionale.
Ecco le riflessioni di Filippo Laurenti (*)
“Ognuno riceve per come chiede” diceva sempre mia mamma. Lo ripeteva spesso. Forse pensava non ascoltassi. Tutt’altro, direi: intorno a questa frase ho costruito il mio lavoro!
Perché in effetti è vero: c’è modo e modo di chiedere…
Parlando di frasi, me ne viene in mente un’altra: “Attento a quello che chiedi, perché potrebbero dartelo”. E anche questo è vero: c’è cosa e cosa da chiedere…
Il succo – in generale – potrebbe essere questo: le parole, assieme a quello che mettiamo loro intorno (intonazione, mimica facciale e corporea ecc.), sono proprio importanti.
Forse è un pensiero banale, ma certe situazioni sembrano fatte apposta per farti dimenticare anche le cose più banali.
Tipo quando stai aiutando una persona in difficoltà, sei tutto preso da quello che fai, lo stai facendo con tutto l’impegno e l’amore del mondo e… in quei casi le parole non contano, giusto?
Se poi aggiungo il Reiki – che va dove deve andare, per il massimo bene – beh, stiamo in una botte di ferro.
Amore + Reiki = successo sicuro!
Spazzato ogni dubbio: le parole non contano, punto.
Ecco perché a volte, presi dal desiderio di aiutare, facciamo pasticci.
Non pensiamo bene a cosa dire, come dirlo, quando dirlo.
Ma le persone che chiedono aiuto sono in un momento di difficoltà, di fragilità. I nostri pasticci con loro pesano doppio.
Quando pensiamo che se facciamo le cose con amore tutto andrà bene, dimentichiamo una cosa banale. Che le parole contano, e che l’amore non vince tutto. È anche il titolo di un quadro del Caravaggio: amor vincit omnia. Ma lui parlava degli eroi greci, mentre noi siamo mortali.
Noi mortali, per non ferire gli altri, dobbiamo imparare a gestire il modo in cui ci prendiamo cura degli altri.
Come scuola IlReiki abbiamo pensato a un percorso proprio per questo, convinti che possiamo imparare a usare le parole in modo adeguato. Per questo abbiamo ideato il corso “Curare… la relazione”, per riflettere su tutto quello che sta intorno al trattamento Reiki e all’amore con cui lo offriamo. Per imparare a non fare pasticci, a non dimenticare una cosa banale.
Tutti gli operatori ilReiki consigliati dalla nostra scuola hanno frequentato questo corso.

(*) Mi chiamo Filippo Laurenti. Ho studiato molte cose (filosofia, educazione ambientale, conflict management, accompagnamento ai morenti, counselling) e alcune le sto ancora studiando (sono iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia). Lavoro da anni come libero professionista nell’ambito della formazione relazionale e del counselling. Attualmente la mia attenzione è dedicata soprattutto all’hospice Anemos presso l’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (dove lavoro come filosofo assistente spirituale), ad Anemos – curando s’impara (che è un Provider ECM riconosciuto dalla Regione Piemonte) e alla diffusione dell’assistenza spirituale in sanità attraverso la Spiritual Care Association, di cui sono rappresentante per l’Italia. Collaboro con questa scuola ilReiki per il percorso “Curare… la relazione” e per le supervisioni ai Reikisti (vedi Percorso per Operatori ilReiki).