Nel 2021 la Revista Brasileira de Enfermagem ha pubblicato lo studio “Reiki therapy in the Unified Health System: meanings and experiences in integral health care“. La ricerca qualitativa aveva l’obiettivo di esplorare l’applicazione della tecnica Reiki nel Sistema Sanitario Nazionale del Brasile.
La situazione delle tecniche complementari in Brasile
Il Brasile può elencare alcuni progressi e sfide nel processo di implementazione delle pratiche integrative nel Sistema Sanitario Unificato (SUS) a partire dalla pubblicazione della Politica nazionale per le pratiche integrative e complementari nella salute (NPICP) nel 2006. Lungo questo percorso è possibile osservare un aumento dell’offerta di queste pratiche, in particolare nell’assistenza sanitaria di base, con due aggiornamenti delle politiche pubbliche – di cui 14 pratiche nel 2017 e altre 10 nel 2018 -, oltre al crescente consenso e aumento del numero di studi scientifici sull’argomento.
I trattamenti Reiki hanno iniziato ad essere offerti agli utenti SUS nel 2017 (leggi qui)
La domanda che si è posta la seguente ricerca è: quali sono i significati della tecnica Reiki sperimentata da utenti e operatori in base alle loro esperienze nel Servizio Sanitario Nazionale?
La metodologia
Si tratta di uno studio qualitativo basato sul quadro metodologico della narrazione orale tematica.
Le interviste, realizzate da un’infermiera ed operatrice Reiki, sono state registrate e trascritte nel 2018 a 12 utenti (che avevano ricevuto trattamenti Reiki almeno 3 volte) e 11 operatori Reiki (con almeno 1 anno di esperienza di pratica Reiki).
Lo studio è stato realizzato in 2 Centri di Pratica Naturale (NPC) e in un ospedale pubblico nella città di São Paulo in Brasile (già abituata ad offrire opzioni di trattamento di medicina tradizionale e naturale sin dal 2011).
Con i terapisti, le interviste hanno esplorato i significati e i benefici del Reiki, nonché le motivazioni ad operare come professionista Reiki nell’ambito SUS. Con gli utenti, hanno esplorato i significati e i benefici di questa tecnica.
L’analisi tematica delle narrazioni (effettuata anche con il supporto del software Atlas.ti) è stata sviluppata da due ricercatori ed ha portato all’identificazione di due categorie: l’esperienza nell’applicazione e ricezione del Reiki; e il significato della tecnica Reiki per utenti ed operatori.
I risultati
Per quando riguarda l’esperienza con la tecnica, la motivazione per l’utilizzo del Reiki è stata, per la maggior parte degli utenti intervistati, la necessità di superare qualche stato di specifica sofferenza fisica e/o mentale.
L’interesse per le pratiche naturali, non biomediche, ha motivato alcuni utenti a cercare la tecnica Reiki. In altre situazioni, la prescrizione del Reiki da parte di un professionista della salute, ha funzionato come facilitatore per l’accesso al Reiki.
Le motivazioni per l’utilizzo del Reiki dichiarate dagli operatori sono legate al volontariato, al desiderio di aiutare altre persone, in cambio dell’aiuto ricevuto come fruitori di questa pratica in specifici contesti di salute-malattia.
I benefici evidenziati da operatori e utenti sono principalmente legati all’equilibrio emotivo, come l’esperienza di tranquillità e riduzione dell’ansia. Vengono citati anche: miglioramento dell’insonnia, maggiore benessere e qualità della vita.
Per quanto riguarda il significato attribuito al Reiki in generale utenti e operatori convergono con verso quello di energia universale, forza vitale e spiritualità. Alcuni interpretano il Reiki come un’energia cosmica che può essere scambiata e che sostiene, armonizza ed equilibra tutte le forme di vita.
Il Reiki si è molto rafforzato come tecnica nei sistemi sanitari pubblici, ma la percezione della sua connessione con credenze religiose è ancora contraddittoria.
In questo studio, a volte il Reiki è percepito come una terapia complementare, a volte come una pratica alternativa al sistema sanitario formale. In generale, è assente la descrizione del Reiki come pratica integrativa.
Nonostante l’aumento della ricerca da parte degli utenti di questa tecnica e il suo riconoscimento come pratica SUS, parte di una politica di salute pubblica, persistono contraddizioni all’interno dei servizi sanitari, legate alla mancanza di credibilità da parte di alcuni professionisti, sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia di questa pratica , oltre che attinente alla scarsa offerta di corsi di formazione da parte del management, che impatta sull’offerta della pratica:
Leggi il testo completo dello studio.
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