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Reikista, Operatore, Master: facciamo chiarezza sui termini del Reiki

I ruoli nel Reiki: operatore, reikista, Master

Al di là della definizione del Reiki come tecnica, nel settore del benessere si sono diffusi una serie di termini riferiti agli “attori” che utilizzano, propongono e insegnano il Reiki. Proviamo a fare un po’ di chiarezza in modo da comprendere meglio il ruolo e l’utilità di ognuno nonché la delicatezza e la responsabilità dell’eventuale passaggio dall’uno all’altro ruolo.

Il Reikista

Possiamo definire reikista una persona che ha frequentato un corso di Reiki, anche solo di primo livello, ha appreso la tecnica ed è in grado di trattare in autonomia sé stesso e gli altri.
Oltre a lavorare su sé stesso, molto spesso il reikista si limita ad offrire trattamenti principalmente ad amici e conoscenti, spinto dal desiderio di diffondere il Reiki, di farlo sperimentare agli altri e dal bisogno di praticare e di verificare personalmente l’effettiva efficacia della tecnica.
Nella maggior parte dei casi il reikista non chiede un compenso oppure accetta doni e offerte spontanee.
Il ruolo del reikista è utilissimo! In primis a se stesso se pratica il Reiki con costanza e quando serve. Lo diventa anche per gli altri soprattutto in situazioni di pronto soccorso. Avere un amico o un familiare reikista in questi casi fa davvero la differenza!
E infine il reikista, con la sua esperienza ed esempio, rappresenta il miglior passaparola per il Reiki. E’ in grado, infatti, di diffondere i risultati concreti che si possono ottenere frequentando un Corso Reiki di primo livello.

L’Operatore Reiki

Un operatore Reiki è un reikista che ha deciso di fare trattamenti Reiki professionali ad altre persone.
L’aggettivo “professionale” è inteso in questo senso come la capacità di svolgere un’attività in modo competente, serio, efficace ed efficiente.
Non è quindi collegato allo svolgere l’attività in modo prevalente (farlo come lavoro principale) né tanto meno a svolgerla necessariamente in cambio di un corrispettivo in denaro.
A seconda della propria formazione e delle necessità della persona, l’operatore professionale può utilizzare, tecniche di primo, secondo o terzo Livello Reiki.
La professionalità di un operatore Reiki non è data solo dalle tecniche che può e sa utilizzare ma anche dalla qualità della “cornice” che è in grado di fornire: la cura della relazione con l’altro tipica di ogni professione d’aiuto. Per questo la scuola ilReiki ha messo a punto il Corso “Curare la relazione” ma anche un vero e proprio Percorso per diventare operatori consigliati dalla scuola ilReiki.

Il Master Reiki: l’insegnante

Il Master Reiki è un insegnante in grado di organizzare e condurre corsi di Reiki di tutti i livelli, per formare reikisti e operatori.
In alcuni casi coincide con il terzo livello Reiki ma più spesso, come nel caso della Scuola ilReiki, il Terzo Livello viene separato e propedeutico al percorso del Master Reiki.
La professionalità del Master Reiki è data dalle tecniche che è in grado di utilizzare che, nel caso dell’insegnante, sono anche le “attivazioni”. É tuttavia un errore considerare il Master Reiki solo un “attivatore”, dal momento che il suo ruolo principale è quello di “insegnante”, per il quale è necessario necessario sviluppare specifiche capacità didattiche. Essere insegnanti implica l’avere una vasta e diretta del Reiki in ogni sua applicazione, comprenderne profondamente la natura e il funzionamento, saper esporre correttamente gli argomenti, prendendosi cura dei propri allievi e relazionarsi con loro in modo appropriato.

Il Reiki tra semplicità e “professionalità”

Sia l’operatore che l’insegnante Reiki possono dedicare tutto il loro tempo a questa attività, oppure solo una parte. Esistono, infatti, molti professionisti che oltre a occuparsi di Reiki svolgono un lavoro principale, anche in ambiti molto diversi.
Il fatto che la tecnica Reiki sia molto semplice, che l’energia utilizzata non sia quella della persona (il Ki) ma quella universale (il Rei) e che il Reiki non abbia controindicazioni, si traduce spesso nella convinzione che fare trattamenti Reiki agli altri sia una cosa semplice e automatica. In realtà la relazione d’aiuto non si improvvisa e il fatto che “il Reiki è Amore” non deve diventare la scusa per utilizzare il Reiki con gli altri senza consapevolezza, preparazione e assunzione di responsabilità. Neppure il fatto di non farsi pagare, di essere un volontario o di non farlo come lavoro principale sono scuse sufficienti…

Sei un reikista e ti piacerebbe ampliare la tua pratica quotidiana fino a trasformarla in una vera e propria professione?
Leggi i nostri consigli per diventare un operatore Reiki professionale!

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