Nel Day Hospital oncologico dell’Ospedale di Pontedera (PI) un’infermiera ha realizzato una sperimentazione per verificare l’effetto del suono sui pazienti oncologici in termini di stress, ansia ed effetti collaterali della chemioterapia.
Chiara Benvenuti, allieva di Albert Rabenstein (direttore del Centro di Terapia del Suono e Studi Armonici di Buenos Aires), si laura in Infermieristica con lode nel 2015, presentando la tesi L’effetto del suono nel trattamento chemioterapico: studio caso – controllo in oncologia Valdera.
Effettua uno studio dal 2013 al 2015 su 80 pazienti (di cui 40 ricevono il trattamento chemioterapico abbinato a musicoterapia e 40 no) e rilevando le impressioni tramite questionario alla fine della seduta chemioterapica.
Dallo studio della Benvenuti emerge che il suono all’interno di un reparto come l’oncologia è un modo per distogliere la persona dai brutti pensieri e di far vivere il momento della terapia con meno ansia e angoscia.
Nella suonoterapia i suoni vengono utilizzati in quanto tali, come frequenze capaci di entrare in risonanza con la persona nella sua totalità fisica, psichica e spirituale, modificandola. In particolare i suoni – frequenze emessi dalle campane tibetane armoniche, non casuali, ma basati su precise proporzioni armoniche, mandano alle cellule del corpo dei segnali di riarmonizzazione, aiutandole a ritrovare la loro giusta frequenza originaria e favorendo così un benefico processo di risintonizzazione.
Esistono campane di tanti tipi, ma non tutte sono adatte per il massaggio sonoro armonico; il loro suono può favorire la meditazione o il rilassamento, ma se devono essere utilizzate per scopi terapeutici devono poter produrre armonia, condizione necessaria per trovare vero benessere. Le campane utilizzate sono state prodotte artigianalmente a mano da Albert Rabenstein che dal 1987 studia e investiga il potere terapeutico del suono e il suo uso come strumento di trasformazione personale e vengono testate e perfezionate fino ad ottenere una perfetta vibrazione armonica.
La sperimentazione ha dimostrato che la suonoterapia ha avuto un potere notevole nella riduzione dell’ansia, dello stress, della paura, della nausea, del dolore. Con la musicoterapia il paziente ha migliorato la sua risposta al farmaco ed alla malattia.
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