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Suonoterapia e scienza: il suono modifica la materia

La Suonoterapia, attraverso il canto dell’operatore, usa specifiche frequenze sonoro-vibrazionali per creare uno stato di armonia e benessere nel ricevente.

La fisica stessa ci insegna che il suono si propaga più velocemente nell’acqua rispetto all’aria e così il corpo umano, essendo composto da circa il 70% da acqua, si rivela un ottimo conduttore di suono. Il suono, oltre a produrre benessere e rilassamento generico in chi lo ascolta, sembra proprio avere precisi effetti sulla materia! Leggi come…

Giorgio Grungo, autore di Il Suono come messaggio armonico dell’Universo, scrive “…i suoni, investendo la globalità psicosomatica, producono nell’individuo molteplici risposte neurofisiologiche e neuropsicologiche oggi non ancora studiate scientificamente in modo approfondito. È auspicabile che studi futuri mettano al centro della loro attenzione il suono/vibrazione come strumento per favorire una medicina meno invasiva oltre a favorire metodiche preventive fondate sulla musicoterapia e sulla suonoterapia con i quali preservare e potenziare lo stato di salute“.

Secondo l’Università di Buffalo e l’Istituto di Ricerca Medica Hauptman – Woodward (HWI) anche il corpo umano emette suoni. Le proteine vibrano come le corde di un violino o le canne di un organo. La ricercatrice Andrea Markelz spiega “questi microscopici movimenti consentono alle proteine di cambiare forma velocemente in modo che possano riparare le cellule e duplicare il DNA (…) i processi basilari delle cellule che rendono possibile la vita. Analogamente a come succede a un flute che trema e va in frantumi quando un cantante coglie esattamente la nota giusta (…) similarmente, le proteine con diverse strutture assorbono e vibrano in risposta alla luce di differenti frequenze (…) I ricercatori hanno anche potuto osservare che le vibrazioni perdurano nel tempo”

Questo VIDEO (tratto dall’esperimento Shape oscillation of a levitated drop in an acoustic field) mostra cosa succede in alcune gocce di liquido (noi siamo composti di acqua quando un operatore effettua un trattamento con frequenze armoniche, guidato dall’intenzione, direzionando il suono nelle parti del corpo bisognose di riequilibrarsi. Riportare in equilibrio la frequenza armonica “perduta” consiste, per legge di risonanza (secondo la fisica del suono), nel permettere alle cellule del corpo di tornare a vibrare secondo l’armonia infusa dal suono.

In questo altro bellissimo VIDEO possiamo invece osservare come i suoni sono in grado di generare complesse strutture geometriche.
Si tratta della Cimatica, con cui si definisce la scienza delle onde, il cui nome deriva dal greco “chima”, cioè onda. Quindi la Cimatica è una scienza che studia le forme prodotte dalle onde ossia dalle frequenze che possono essere vibratorie, sonore, elettromagnetiche.
Nel 1787 il giurista, musicista e fisico tedesco Ernst Chladni pubblicò “Scoperte sulla teoria dei suoni”. In questa ed altre opere all’avanguardia Chladni, pose le fondamenta di quella disciplina della fisica che avrebbe poi assunto la denominazione di acustica, la scienza del suono. Uno dei successi di Chladni fu quello di escogitare un metodo per rendere visibile quello che le onde sonore generano. Con l’ausilio di un archetto di violino che sfregava perpendico­larmente lungo il bordo di lastre lisce ricoperte di sabbia fine, egli realizzò gli schemi e le forme che oggi vanno sotto il nome di “figure di Chladni”.
Tuttavia fu solo nel ventesimo secolo che la Cimatica riprese grazie ad uno scienziato svizzero: Hans Jenny utilizzando le sofisticate apparecchiature moderne Jenny misurò, fotografò, sperimentò gli effetti delle vibrazioni sonore di ogni tipo sui più diversi materiali e scoprì che le forme create dal suono erano prevedibili. Per esempio, determinati suoni corrispondono sempre alle stesse figure, inoltre, scoprì che acclamando i suoni di antichi linguaggi, come il sanscrito o l’ebraico, le figure che si producevano, disegnavano il simbolo alfabetico che si pronunziava. Hans Jenny scoprì che se faceva vibrare una lastra secondo frequenza e ampiezza specifiche sul materiale della lastra comparivano le forme e gli schemi di movimento caratteristici di quella vibrazione. Se modificava la frequenza o l’ampiezza, variavano anche lo sviluppo e lo schema. Scoprì che se aumentava la frequenza, altrettanto accadeva alla complessità degli schemi; il numero degli elementi diventava maggiore. Se, d’altro canto, aumentava l’ampiezza, i movimenti diventavano ancor più rapidi e tumultuosi e potevano persino creare piccole eruzioni dove il materiale effettivo veniva scagliato in aria.

Quindi? Come vedete abbiamo la conferma che il suono di fatto influisce sulla materia fisica.

Questo avviene anche a livello biologico come dimostrato da un esperimento sull’effetto del suono su dei batteri, usando differenti tipi di frequenze d’onda sonora (guarda il VIDEO).

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