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Suonoterapia: le origini del sound healing tra scienza e tradizione

L’osservazione naturale ci mostra che i nostri corpi sono estremamente sensibili ai suoni ed essi hanno sicuramente un’influenza sui nostri stati d’animo e comportamenti. Chiunque ascolti musica può affermare che i suoni giocano un ruolo importante nelle nostre vite emotive. Il suono può farci sentire felici, rilassati, stimolati o persino facilitare l’autoguarigione. Ecco perchè si sono diffuse tecniche come la suonoterapia. Ma come può essere possibile tutto questo?

Per secoli la musica è stata usata nelle pratiche di guarigione. Lo facevano gli antichi greci, gli uomini di medicina dei nativi americani, gli sciamani, ecc.. La prima cultura conosciuta a guarire con il suono è stato il popolo aborigeno dell’Australia. Il loro strumento a fiato chiamato “didgeridoo” è stato usato come strumento di guarigione per almeno 40.000 anni. Gli aborigeni lo usano per guarire ossa rotte e malattie di ogni tipo. La vibrazione sonora è anche ben nota nelle tradizioni yogiche con l’uso del “bija” che si riferisce alle “sillabe seme” mistiche contenute nei mantra. Inoltre, nel Qigong cinese specifici mantra, canti e suoni sono usati per stimolare gli organi del corpo. I tibetani sono famosi per l’uso delle loro campane curative (conosciute anche come: gong rin, ciotole himalayane o gong suzuki).

La guarigione tramite le vibrazioni sonore era quasi scomparsa nel nostro mondo occidentale fino agli anni ’30, quando i ricercatori acustici scoprirono gli ultrasuoni e le loro proprietà mediche. La musicoterapia, così come la conosciamo, si è notevolmente espansa negli anni ’40 con l’otorinolaringoiatra francese: il Dr. Alfred A. Tomatis. Mentre conduceva le sue ricerche, il dott. Tomatis ha scoperto un modo per aiutare le persone con problemi di udito riproducendo i suoni che non potevano più sentire attraverso un dispositivo elettronico che stimolava i muscoli dell’orecchio interno. Nel corso dei suoi studi, il dott. Tomatis ha scoperto che le stesse vibrazioni sonore potevano essere usate per trattare una varietà di disturbi tra cui dislessia, difficoltà di apprendimento, disturbi da deficit di attenzione, autismo, elaborazione sensoriale e difficoltà motorie. Pare che il metodo Tomatis abbia aiutato gli adulti a combattere la depressione, imparare le lingue straniere più velocemente, sviluppare migliori capacità di comunicazione e migliorare sia la creatività che le prestazioni sul posto di lavoro. Questo metodo utilizza anche le registrazioni della musica di Mozart (432 Hz) e canti gregoriani che incorporano originariamente le mistiche frequenze del Solfeggio (528 Hz).

Se vuoi scoprire i segreti dell’Universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione” sosteneva Nikola Tesla.

Gli scienziati hanno scoperto che il nostro universo è creato attraverso schemi di frequenza. 
Proprio come gli elettroni che si muovono e vibrano costantemente, tutto ciò che esiste nel regno fisico, mentale, emotivo e spirituale lo fa su base vibratoria. Da questa osservazione, i ricercatori hanno dimostrato che l’uso appropriato del suono può avere benefici terapeutici che vanno ben oltre la capacità di alterare i nostri stati d’animo. Oggi, la terapia del suono, utilizzando le giuste frequenze nelle giuste combinazioni, si è dimostrata una forma efficace di trattamento per una serie di disturbi: insonnia, stress, disturbo da deficit di attenzione, vari problemi del sistema immunitario, disturbi emotivi ecc.

La vibrazione è alla base di tutta la materia nell’universo; niente esiste senza suono e vibrazioni. Sebbene sia invisibile, il suono è in realtà altamente strutturato.
La Cimatica è lo studio del suono e delle vibrazioni rese visibili. Tipicamente, un suono può essere visualizzato attraverso un mezzo particolare come acqua, aria o sabbia. Oggi gli scienziati usano anche quello che viene chiamato “Cymascope”. È un’unità progettata scientificamente che rivela la geometria all’interno del suono. Gli studi in questo campo mostrano che l’armonia esiste a tutti i livelli nell’universo e esiste una relazione coerente tra il suono di una stella, una singola cellula, un battito cardiaco umano e i suoni armoniosi di uno strumento musicale. Infatti, la geometria visiva di questi suoni rivela che molti di essi contengono rapporti identici, in particolare il Phi, spesso indicato come il rapporto aureo(Da 1 a 1.618 …) o “proporzione divina”. In natura, le cose non sono assemblate in modo casuale o caotico.

Inoltre, la cimatica mostra che le frequenze sonore possono direttamente alterare la vibrazione della materia con particelle che si adattano a frequenze diverse. E secondo gli esperimenti condotti dal dott. Masaru Emoto sulla memoria dell’acqua, l’energia vibrazionale umana, i pensieri, le parole, le idee e la musica influenzano la struttura molecolare dell’acqua e possono drammaticamente modellare il modo in cui l’acqua cristallizza. Conoscendo il fatto che siamo costituiti in media del 65% di acqua, possiamo aspettarci che le frequenze musicali alterino il nostro stato vibratorio.

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