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Il pronto soccorso Reiki per gestire le punture degli insetti

Il Reiki può essere molto utile nel pronto soccorso nel caso di punture d’insetti (come api e vespe) lenendo dolore e gonfiore.
Per questo pubblichiamo la testimonianza di un’allieva reikista paziente oncologica che ha utilizzato il Reiki per ridurre le probabilità di avere complicazioni postchirurgiche molto fastidiose.

“Condivido l’esperienza che ho vissuto perchè ritengo sia significativa sia per chi, come me, è stata operata di tumore al seno e si è giocata alcuni o tutti i linfonodi ascellari, ma anche per chi vuole prove tangibili delle incredibili proprietà di autoguarigione di cui siamo capaci come esseri umani. Si tratta dell’incontro ravvicinato che ho avuto nell’orto con una vespa…
Premetto che con le punture d’insetto non ho mai avuto un bel rapporto. Pur non avendo sviluppato vere e proprie allergie, diciamo che  sono parecchio “sensibile” ed ho reazioni nettamente al di sopra della media quando mi pungono zanzare, tafani, vespe, api o altre diavolerie. Mi sono ritrovata più volte patacche enormi, doloranti, pruriginose e lunghissime a guarire (anche diverse settimane!). 
Con l’arrivo del tumore al seno, l’intervento di mastectomia e l’asportazione di 1/3 dei linfonodi ascellari chiaramente la cosa ha assunto una dimensione un po’ più pericolosa per me con il rischio di incorrere nel fastidiosissimo linfedema.
Ma veniamo ai fatti… In piena estate mi viene la fantastica idea di iniziare il pranzo con un piatto di radicchio fresco fresco colto al momento nell’orto. Se non fosse che a quell’ora, e nel bel mezzo di un’ondata di caldo torrido, andare a sfrugugliare tra le foglie non era davvero il massimo perché con il caldo le vespe sono parecchio attive e nervosette. 
Detto, fatto. Manco ho fatto in tempo a tagliarla l’insalata. M’è bastato infilare la mano dentro al cespuglietto, e zac, quel dolore acuto tipico della vespa (chi è stato punto lo sa bene). E la mano era proprio quella del braccio operato, la sinistra, giusto per confermare la Legge di Murphy.
Nonostante il dolore sono riuscita a mantenere la lucidità e la consapevolezza che rischiavo moltissimo vista la mia sensibilità alle punture, già ampiamente accertata.
Mi sono ricordata che ero una reikista! Ho seguito, quindi, le istruzioni che c’avevano dato durante il corso in casi del genere.

Immediatamente ho posizionato l’altra mano, la destra, sulla puntura e sono rientrata in casa.
Il Reiki è partito subito aumentando per qualche secondo i sintomi del dolore e poi facendolo scemare abbastanza velocemente fino ad annullarlo del tutto. Ho continuato a fare Reiki per 90 minuti in modo continuativo. Fortunatamente avevo già messo nella vaporiera la la zuppa con grano saraceno e lenticchie e sono riuscita anche a pranzare. Al termine, niente dolore, niente gonfiore, niente di niente ma, tenendo conto della mia conclamata sensibilità alle punture d’insetto, sono voluta andare sul sicuro. Dopo essermi un po’ riposata ho continuato a fare Reiki per tutto il resto della giornata. 
Il giorno successivo mi sveglio con un leggerissimo doloretto, appena un po’ di gonfiore e rossore. E allora … di nuovo un po’ di Reiki. Terzo giorno è iniziato il prurito tipico delle ferite in via di guarigione, di nuovo Reiki, ma del resto lo faccio tutti i giorni quindi non è che cambiava moltissimo per me, sostavo solo un po’ di più proprio sulla mano. Quarto giorno, prurito molto diminuito e praticamente sparito. 
Insomma, risolto tutto! Anche l’ansia e la paura che una stupidissima puntura di vespa si potesse trasformare in una piccola tragedia.
Ormai pratico quotidianamente Reiki e probabilmente questa tecnica quotidiana agevola il drenaggio linfatico visto che il percorso fatto dall’energia Reiki che riequilibra passa proprio dalle braccia e dalle mani e quindi il Reiki riesce anche ad essere una sorta di protettore rispetto a piccoli traumi a cui braccio e mano possono andare incontro.
Nonostante gli ottimi risultati conseguiti con il Reiki in generale, in questo caso specifico in più c’è stata una vera e propria misurazione degli effetti molto evidente. Mi ricordo perfettamente, infatti, cosa erano in grado di farmi le punture di vespe e quanto mi avevano fatto sempre patire nonostante, ammoniaca, ghiaccio e pomatine al cortisone.
Avere a disposizione in tempi così veloci (le proprie mani uno ce l’ha sempre con sè) uno strumento così semplice ed efficace è davvero rassicurante!
E meraviglioso è stimolare il proprio corpo e la propria mente a velocizzare e ottimizzare il naturale processo di autoguarigione”.
Daniela

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