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Giovedì 12/09/24 h 21
“Metamedicina e schemi: riconosci cosa ti guida”
La metafora è considerata come uno strumento nell’immaginario poetico, in retorica, qualcosa insomma che ha più a che vedere con il linguaggio tecnico, che con il linguaggio comune: è anche tipicamente considerata al solo livello linguistico (una questione di parole), piuttosto che di pensiero o di immagine.
Al contrario, la metafora è diffusa ovunque nel linguaggio quotidiano, e di conseguenza anche nel pensiero, e questo influenza fortemente le nostre azioni: il nostro sistema concettuale infatti, in base al quale pensiamo e agiamo, è essenzialmente di natura metaforica.
Ciò che regola il nostro pensiero regola anche le nostre attività quotidiane, fin nei minimi particolari: struttura ciò che noi percepiamo, il modo in cui ci muoviamo nel mondo e il modo in cui ci rapportiamo agli altri e gioca quindi un ruolo centrale nella definizione delle nostre realtà quotidiane.
Normalmente però, noi non ne siamo consapevoli, nella maggior parte delle azioni che quotidianamente compiamo, noi semplicemente agiamo in modo più o meno automatico, seguendo certe linee di comportamento basate sulle nostre metafore inconsce.
La difficoltà risiede proprio nel comprendere ciò, e successivamente accettare che sia così, poi riuscire a vedere e definire cosa sono queste linee; e poi cambiare quelle che ci risultano depotenzianti e impedenti per il nostro equilibrio e la nostra felicità.
Una possibilità per individuarle, è prendere in considerazione il linguaggio.
Infatti, dal momento che la comunicazione è basata sullo stesso sistema concettuale che regola il nostro pensiero e la nostra azione, il linguaggio costituisce una importante fonte per determinare com’è fatto questo sistema. Per dare un’idea di che cosa significa dire che un concetto è metaforico e che esso struttura ed influenza una nostra attività quotidiana, consideriamo l’esempio del concetto di discussione (inteso sia come conversazione, che diverbio) e della metafora LA DISCUSSIONE E’ GUERRA.
Questa metafora è riflessa in una grande varietà di espressioni presenti culturalmente nel nostro linguaggio quotidiano.
Ad esempio:
Le tue richieste sono indifendibili
Vorrei difendere la mia posizione
Con i tuoi argomenti hai attaccato ogni punto debole della mia argomentazione
Ha demolito la mia presentazione
Le tue critiche hanno colpito nel segno
Colpito e affondato!
Non ho mai avuto la meglio in una discussione
Non sei d’accordo? Va bene spara la tua opinione!
Lei ha distrutto tutti i miei argomenti
Se non usi questa strategia, ti farà fuori in un minuto
Ha invaso il mio spazio
Ha prevalso la mia idea
Difendiamo le nostre idee
Ciò che è importante sottolineare è che noi non soltanto parliamo delle discussioni in termini di guerra, senza rendercene conto, ma effettivamente è possibile che noi percepiamo a livello emotivo il vincere e il perdere nelle discussioni: è possibile che noi sentiamo e vediamo la persona con cui stiamo discutendo come un nemico, attacchiamo le sue posizioni e difendiamo le nostre, guadagniamo o perdiamo terreno, facciamo piani o usiamo strategie, se troviamo una posizione indifendibile la abbandoniamo e scegliamo una nuova linea di attacco. Tutto questo in modo automatico e probabilmente fuori dalla nostra consapevolezza ed attenzione.
Molte delle cose che noi facciamo durante una discussione sono in parte strutturate quindi dal concetto di guerra, in cui chi viene sconfitto è l’ascolto dell’altro e la relazione.
Sebbene non ci sia un combattimento fisico, c’è tuttavia un combattimento verbale, che si riflette nella struttura della discussione: attacco, difesa, contrattacco, ecc. In questo senso la metafora LA DISCUSSIONE E’ UNA GUERRA, è una di quelle metafore con cui viviamo nella nostra cultura: essa struttura le azioni che noi compiamo quando discutiamo.
Provate al contrario ad immaginare una cultura in cui le discussioni non siano viste in termini di guerra, dove nessuno vinca o perda, dove non ci sia il senso di attaccare o difendere, di guadagnare o perdere terreno.
Una cultura in cui la discussione viene vista come una danza o come una attività ludica, i partecipanti come attori, danzatori o amici che giocano insieme e lo scopo è una rappresentazione equilibrata ed esteticamente piacevole o un momento di condivisione.
In una tale cultura, la gente vedrà le discussioni in modo diverso , le vivrà in un modo diverso , le condurrà in un modo diverso; e provate ad immaginare i risultati che possono arrivare dalle discussioni in termini di arricchimento personale e miglioramento delle relazioni, oltreché minore stress!
Il modo più neutro per descrivere questa differenza fra la nostra cultura e la loro, sarebbe il dire che noi abbiamo una forma di discorso strutturata in termini di combattimento, mentre loro ne hanno una strutturata in termini di danza o di gioco.
Di preciso nella realtà, le discussioni non sono, ovviamente, sottospecie di guerre. Le discussioni e le guerre sono cose diverse – discorsi verbali e conflitti armati – e le azioni che vengono compiute sono diverse. Ma la discussione è parzialmente strutturata, compresa, eseguita e definita in termini di guerra. Il linguaggio con cui definiamo la discussione non è né poetico, né fantasioso, né retorico, ma è letterale: ne parliamo in quel modo perché la concepiamo in quel modo, e ci comportiamo secondo le concezioni che abbiamo delle cose.
Il concetto più importante che abbiamo sviluppato è il dramma di non riconoscere che non siamo quasi mai consapevoli di compiere azioni automatiche, guidate dal linguaggio e dall’immagine che abbiamo di qualcosa nel caso delle metafore.
Una volta assodato questo concetto, come riconoscere le metafore che ci guidano?
Come riconoscere quelle equazioni che ci impediscono di avere degli atteggiamenti positivi ed autentici (ad esempio DISCUSSIONE=GUERRA)?
La Metamedicina è uno strumento formidabile per indagare su quali sono le metafore, gli schemi e le equazioni che ci guidano, rendendo consci quei meccanismi che ci muovono in modo automatico.
Il consulente in Metamedicina è in grado, attraverso un metodo delicato e non invasivo di lasciar emergere le nostre metafore.
Ad esempio, attraverso le parole utilizzate e attraverso le esperienze che vengono a galla è possibile ritrovare la metafora precedente o l’equazione discussione=guerra? E’ funzionale per noi affrontare le discussioni sul piede di guerra? Ha un grande senso prendersi del tempo per osservare come lavora dentro e fuori di noi una metafora del genere, che risultati ci porta ad avere nel campo delle relazioni, che siano familiari, affettive, lavorative, amicali…
E poi fatte queste prese di coscienza, la Metamedicina ci aiuta a cambiare, a trasformare in nuove metafore, nuovi schemi, nuove equazioni che ci guideranno sì in modo automatico ma in una direzione favorevole a noi.
Per esempio è possibile che DISCUSSIONE=CONFRONTO E COMPRENSIONE sia una equazione favorevole o che LA DISCUSSIONE E’ UNA DANZA sia una metafora che ci può dare grandi soddisfazioni in termini di felicità?
Per approfondire la Metamedicina