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Reiki in ospedale: benefici di un progetto biennale negli Stati Uniti

A febbraio 2020 il Journal of holistic nursing ha pubblicato l’articolo “Implementation of a Volunteer Reiki Program at an Academic Medical Center in the Midwest” con uno studio durato ben 2 anni che dimostra l’utilità dei trattamenti Reiki in pazienti ospedalizzati per la riduzione del dolore, il disagio generale, l’ansia, l’insonnia e la nausea.

Lo studio presenta il Reiki come una tecnica energetica che promuove l’auto-guarigione e il rilassamento. Uno strumento che non richiede apparecchiature o tecnologia, non è invasivo, non interferisce con i trattamenti convenzionali, è adatto a tutte le età e non ha controindicazioni mediche note.
Visto che è sempre più diffusa la preferenza per le terapie non oppioidi per la gestione dei sintomi. Non solo, all’interno di un modello integrato di assistenza olistica incentrato sulla persona, i piani di assistenza infermieristica includono sempre più l’intera narrativa del paziente con elementi fisici, mentali, emotivi e spirituali.

Il progetto descritto nell’articolo dimostra che pazienti ospedalizzati di qualsiasi età che ricevono una sessione di Reiki di 20 minuti riportano una variazione rispetto al punteggio dei sintomi confrontato con quello ottenuto con le cure abituali.
1.278 pazienti hanno ricevuto una sessione di Reiki di 20 minuti da professionisti Reiki volontari e certificati da settembre 2017 a ottobre 2019.

I risultati emersi sono coerenti con i risultati provenienti dalla revisione della letteratura e suggeriscono che il Reiki può ridurre il dolore, il disagio generale, l’ansia, l’insonnia e la nausea.

Lo studio è stato pubblicato su PubMed.
Consulta gli altri studi sul Reiki e approfondisci l’utilizzo del Reiki negli ospedali in Italia e nel mondo.

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