La Meditazione Vipassana insegnata da Buddha 2500 anni fa viene proposta nella sua forma più pura ma con modalità e linguaggio contemporanei. La Scuola ilReiki offre corsi/ritiri secondo la tradizione di U Ba Khin (portata in Italia da John Coleman e S.N. Goenka) e alcuni Gruppi di Pratica sul territorio.
Di seguito trovi una raccolta di riflessioni e chiarimenti legati alle domande più frequenti che provengono dalle persone interessate alla Meditazione Vipassana e alla partecipazione ai corsi.
Non sono buddista, non credo nella reincarnazione, posso frequentare il corso lo stesso?
Certo, Vipassana Contemporanea non è buddismo, consiste nell’insegnamento di una tecnica che, al di là delle credenze di ognuno, se correttamente praticata porta grandi benefici (lo attestano anche studi scientifici). Il monaco cattolico Anthony De Mello ad esempio insegnava Vipassana a preti e suore, come forma diversa di preghiera!
Persino Buddha esortava a non abbandonare la propria religione e le credenze della propria cultura, ma semplicemente aggiungervi la pratica di Vipassana.
Ho letto che la “posizione del loto” a gambe incrociate è utile per meditare perché favorisce la concentrazione.
La posizione del loto è un modo molto preciso di incrociare le gambe, avendo entrambi i piedi appoggiati alle cosce opposte. E’ probabilmente vero che aiuta, ma pochissimi riescono a farla e non ho mai conosciuto qualcuno in grado di tenerla 10 ore al giorno per 10 giorni. Le imitazioni, spesso con pile di cuscini a sostenerci, non danno alcun vantaggio ma sono al contrario fonte di inutile sofferenza e distrazione. Lo stesso S. N. Goenka in un suo noto discorso stigmatizzò tali atteggiamenti dicendo che se scegliamo una posizione in cui siamo scomodi, “tanto vale sedersi su dei chiodi”. In ogni caso nei corsi di Vipassana Contemporanea è possibile sedersi come si preferisce, per terra, sulla sedia o su chiodi, come meglio si è abituati.
Mi hanno detto che il Reiki non è compatibile con Vipassana
E’ vero che vi sono insegnanti che vietano di praticare altre tecniche insieme a Vipassana, o addirittura chiedono di smettere di praticare ogni altra tecnica, ad es. il Reiki, per sempre. Queste idee nascono dall’ego che, quando non è ancora “domato”, produce giudizi, divisione, senso di superiorità: chi le asseconda rischia di bloccare il suo progredire lungo i dieci gradini che conducono alla fine della sofferenza.
Tuttavia per poter valutare i benefici di Vipassana è opportuno sospendere altre pratiche meditative per i giorni del ritiro, dedicandosi alla scoperta di questa meravigliosa tecnica. Altre tecniche possono essere usate durante i ritiri con alcuni accorgimenti: in particolare Reiki e PNS si sposano perfettamente con Vipassana, creando ottime sinergie: ci saranno istruzioni dedicate a coloro che conoscono tali tecniche in modo che, se ritengono di usarle, siano di aiuto e non di ostacolo al progresso.
Non sono troppo vecchio per una cosa così impegnativa?
Vipassana Contemporanea è adatta ad ogni età, a partire dall’adolescenza, anche quindi a persone anziane. In caso di esigenze particolari contatta l’insegnante per valutare il da farsi.
Hai ancora qualche dubbio?
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