Nel corso del tempo alcuni praticanti di Reiki manifestano l’interesse a utilizzare questa meravigliosa tecnica anche a fini professionali per offrire trattamenti agli altri. In molti ci chiedono, quindi, come fare, quali step formativi affrontare e quali suggerimenti seguire.
Eccovi qualche utile dritta per trasformare la propria pratica personale anche in un’attività professionale.
Partecipa alla prossima conferenza gratuita online con tutti i consigli per utilizzare il Reiki in chiave professionale
Giovedì 3 aprile 2025
oppure guarda la registrazione di quella passata
Arricchire le tecniche da utilizzare
Dopo un Corso Reiki di primo livello è consigliabile proseguire la propria formazione frequentando almeno il Corso Reiki di secondo livello.
In questo modo si acquisisce la capacità di realizzare trattamenti agli altri più ricchi e diversificati: far scorrere maggiore energia, circoscrivere l’oggetto del trattamento alla sfera mentale e realizzare sessioni a distanza ed alle situazioni.
Frequentando invece il Corso Reiki di terzo livello l’operatore potrà diversificare la propria “cassetta degli attrezzi” con altre 2 preziosissime tecniche dedicate alla parte più profonda: il Reiki Spirituale e l’Allineamento Reiki. Esse sono state sviluppate specificatamente dalla Scuola ilReiki al suo interno e quindi, oltre ad essere un’incredibile risorsa per i propri clienti, rappresentano anche servizi “esclusivi”.
Nel percorso per Master Reiki non ci sono nuove tecniche e quindi esso non rappresenta uno strumento per diventare un super-operatore Reiki! Avrà senso diventare Master Reiki solo se intendiamo essere professionisti Reiki che insegnano la tecnica ad altri.
Nonostante il Reiki sia una tecnica olistica e l’energia vada dove serve e quanta ne serve, per l’operatore Reiki avere una “cassetta degli strumenti” ricca e diversificata rappresenta un bel vantaggio (ed anche per il cliente finale!). In questo modo l’operatore sarà in grado, dopo un’analisi dei bisogni del cliente, di individuare la tecnica più utile nel suo caso specifico. Se nella mia cassetta c’è solo un martello, dovrò trattare tutti i problemi con quello, anche se mi rendo conto che c’è da stringere una vite!
Praticare, praticare, praticare!
Stiamo parlando di una tecnica, di una pratica, di qualcosa che si fa. Per questo occorre che il professionista sia “anche” un assiduo praticante, che sperimenti, applichi e tocchi con mano tutte le sfumature pratiche e operative di ciò che eroga o insegna!
Saper spiegare che cos’è il Reiki
L’operatore Reiki deve saper spiegare chiaramente che cos’è il Reiki a dei neofiti che magari lo sperimentano per la prima volta e che arrivano ad avvicinarsi a questa tecnica con dubbi, credenze e tanta.. tanta confusione in testa (che rispecchia la generale confusione presente nel mercato olistico e del benessere).
Un’ottima occasione per arricchire la propria capacità di presentare il Reiki e rispondere alle domande dei propri clienti è rappresentata dalle conferenze introduttive gratuite sull’argomento organizzate, mensilmente, dalla nostra scuola (ecco le prossime date in programma).
Trovi, inoltre, utili spunti e suggerimenti in questo articolo: “Reiki: come parlarne in modo efficace agli altri valorizzandolo al meglio“.
Sfruttare la ripartecipazione gratuita ai corsi
A volte le ripartecipazioni gratuite ai corsi vengono sottovalutate. Magari il reikista partecipa a quella richiesta come pre-requisito per frequentare il livello successivo.
Ripartecipare è utile per rinforzare i contenuti, ma non solo. Nel caso del corso di primo livello permette all’operatore di immedesimarsi nella persona “non reikista”, nei suoi timori e paure, nelle sue attese e desideri. Con il passare del tempo, infatti, si rischia di dare per scontate alcune informazioni dimenticandosi cosa vuol dire approcciarsi al Reiki senza saperne nulla da un lato oppure avendo preconcetti e brutte esperienze alle spalle.
La ripartecipazione rappresenta anche l’occasione di rivedere l’insegnante, di ascoltare come risponde alle domande dei partecipanti e di porgliene delle proprie.
Frequentare gli incontri di scambi Reiki
Scambiare trattamenti Reiki con altri reikisti in un contesto protetto e con la presenza di un insegnante in grado di rispondere a dubbi e domande è un ottimo modo di formarsi come operatore Reiki.
Durante gli scambi, infatti, è possibile utilizzare le proprie mani su più persone diverse, sulla stessa persona in momenti diversi, su persone che non si conoscono. Il tutto in un setting “protetto”.
Ecco tutte le date degli incontri nelle varie città d’Italia in cui la scuola è presente.
La scuola realizza anche SERATE ON LINE per i reikisti con almeno il primo livello ma anche per i reikisti con il secondo e di terzo livello. Clicca qui per scoprire le prossime date.
Migliorare la capacità di “prendersi cura dell’altro”
Prendersi cura degli altri e porsi nella relazione di aiuto in un modo corretto ed efficace è essenziale per un operatore Reiki. La gestione della relazione rappresenta una “cornice” molto importante e complessa e l’Amore, da solo, può non bastare in una relazione d’aiuto.
Guarda questo VIDEO introduttivo per capire l’importanza di migliorare le competenze relazionali.
Su questo aspetto la Scuola ilReiki insiste molto. Per questo propone il Corso “Curare la relazione” della durata di un weekend ma anche, per chi vuole proseguire, un percorso più articolato arricchito da supervisioni individuali e di gruppo costanti nel tempo: il Percorso per Operatori ilReiki. Questo percorso è un pre-requisito per poter essere inseriti nel gruppo degli operatori consigliati dalla scuola stessa.
Corso “Curare la relazione”
Insegnante: Filippo Laurenti
Metodologia didattica: 4 moduli di 2,5 ore l’uno online (diretta)
dalle 20 alle 22.30
Max 16 partecipanti
Prossima edizione:
Giovedì 6-13-20-27/03/25
Sviluppare la capacità di comunicare se stessi e la propria attività
Anche avendo consolidato tutti i punti precedenti rimane comunque la questione di riuscire a comunicare all’esterno chi si è e quello che si fa. Il tutto in un mercato dei servizi olistici e del benessere davvero variegato e saturo di proposte di ogni genere e di operatori anche molto diversi tra di loro come approccio.
Diventa quindi indispensabile comunicare ai clienti attuali e potenziali qual è il proprio valore aggiunto, ciò che ci distingue, il motivo per cui dovrebbero rivolgersi a noi. Questo anche per attirare le persone che più sono in linea con ciò che possiamo offrire loro.
La Scuola ilReiki mette a disposizione una CONSULENZA specifica per migliorare la capacità di comunicare se stessi e la propria attività agli altri in modo chiaro e autentico: si tratta del MORE© un percorso per operatori Reiki (ma anche del benessere in generale). Per andare incontro alle esigenze di ognuno il percorso è fruibile con modalità di “coaching individuale on line”: date e orari vengono definiti in modo personalizzato con il consulente.
Gli obblighi del professionista
Chi sceglie di svolgere questa attività a livello professionale, e dunque percependo un compenso, è soggetto in Italia a pochi e semplici obblighi.
Ad oggi in Italia la pratica delle discipline energetiche, bio-naturali, olistiche ecc. (Reiki compreso) non è sottoposta ad alcun obbligo formativo: non esistono corsi che rilascino titoli o abilitazioni riconosciute dalla legge. Chiunque può proporre al pubblico dei servizi, purché non pratichi abuso di una professione regolamentata (medico, psicologo ecc.) e sia in regola con gli aspetti fiscali.
Attualmente la qualità dei servizi offerti da un operatore Reiki non è dunque certificata da un ente (che al massimo può garantire la qualità del processo formativo) ma dalla soddisfazione dei clienti finali.
Per approfondire clicca qui.